lunedì 29 febbraio 2016

Bellezza mezza bellezza.

A me piace vedere le operazioni chirurgiche.
Rimango ipnotizzata dal bisturi che taglia la pelle, cauterizzazioni, tessuti che vengono asportati e ricostruiti, sangue. Se questo aspetto fosse venuto fuori almeno 6 anni fa non mi troverei ora con un' inconcludente laurea in Psicologia, bensì con un'inconcludente quasi laurea in Medicina (si, perchè col cazzo che facevo tutti gli esami in tempo, e poi comunque c'è la specializzazione, ecco).

Così mi diletto a vedere quei programmi stupidissimi sul digitale terrestre, che, dopo la mezzanotte, fanno vedere le operazioni senza censura.
Stupore.
Così stasera a "Incidenti di bellezza" vedo 'sta gente che fa operazioni assurde, dovute quasi sempre a situazioni assurde. Come la tizia senza un seno.
O la tizia con un cheloide sull'orecchio (uno dei miei incubi).
E poi c'è lei.
La signora di quaranta cinquanta sessanta età indefinita che fa l'operazione che, fra tutte, potrebbe essere l'unica che farei: la rimozione della "pellaccia" sotto le braccia.
Più che pellaccia, su di me sono proprio patacche di grasso ballerino e tremolante. Che se metto il braccio in una posizione ben precisa posso millantare un bicipite degno di Schwarzenegger nel 1970 mentre diventava Mr. Olympia. 
Ma no, è solo ciccia. Ed è anche la parte più educata del corpo; perché se faccio "ciaociao" con la manina, lei saluta insieme a me.
INSOMMA, la tizia tutta rifatta di tot anni durante l'intervista post-operazione pronuncia la seguente sentenza:

"Se hai un bell'aspetto esteriore ti sentirai anche meglio dentro"

E grazie al piffero.
Grazie al piffero che ti senti meglio se sei gnocca. Che poi nemmeno ci credo troppo; dopotutto anche le strafighe si lamentano del loro corpo.
Ma loro non conoscono lo struggimento interiore delle brutte.
Evitare gli specchi, i negozi troppo piccoli, certi vestitini che "quantèccarinolovorreitroppomastabenesoloallamodella".
O andare in palestra e sentire le chiappe ballare mentre annaspi sul tapis roulant, sperando che nessuno stia guardando nè verso di te, nè verso lo specchio che, disgraziatamente, è posto proprio alle tue spalle.
Ma la bellezza non è un'invenzione di chi guarda (anche se non ci riusciamo ad arrivare), è un'invenzione nostra.
Ne è la dimostrazione la mia amica Fica (non proprio amica, però vabbè), che non è simpatica, ma acchiappa. Non è geniale, ma vanta la sua bravura. Non è affascinante, ma sta al centro dell'attenzione.
Detto terra-terra non è bella, ma si crede stocazzo.
E la cosa simpatica, è che la gente ci casca. Con tutte le scarpe.
Grazie al piffero che se ti senti bella, sei bella, dentro e fuori.
Per questo, però, non esiste nessun corso di laurea.

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